Correggendo l'ultimo libro esoterico in uscita per conto della casa editrice per cui lavoro come editor – davvero stimolante, di Leo Zagami – mi sono imbattuto in questa citazione, che riporto: per la prima volta ho riflettuto seriamente, con la mente e col cuore, sul reale significato di una delle parole più abusate in quest'epoca di New Age: MEDITAZIONE (o MEDITARE):
«Il vero guerriero vive interamente nel momento. Ed eccolo ergersi mentre tra le mani stringe la spada dritta che uccide invulnerabilmente il Tempo e vince la Vita Eterna. Hic et nunc. Tutte le arti marziali assumono velocità e precisione nell’uso sia della sciabola che del tiro con l’arco, come la pietra di paragone del valore del guerriero. Tutto ciò denota la capacità di essere completamente presenti nel momento presente. […]
Chi vive nell’eterno presente non conosce il passato né la passività. La vigilanza centrale, proveniente dal cuore, consiste nel tenere conto di ciò che non sta accadendo, il fondamento immutabile dell’intera realtà. È meditazione, dal latino meditatio, cioè la capacità di stare nel mezzo, dentro il sé, dove ogni cosa è in quiete.
Chi ha quindi fermato il vagare dello spirito, attraverso la costante coscienza dell’Essere, può allora fare da trasportatore per coloro che lo avvicinano: centrato in se stesso egli partecipa, fin dalle radici, della vita di tutti gli esseri viventi, e può trasportarli attraverso il fiume del Tempo».