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27 maggio 2012 7 27 /05 /maggio /2012 21:32


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Rubiana Jones è tornato in cima al Giuràn, dove "iniziò tutto" (sic, sono parole sue).

Come avevamo scritto anche nell'articolo precedente, "pellegrinaggio" a Borgata Cogerino , secondo l'intrepido ricercatore nostrano nel I secolo a.C. una popolazione gallica dall'odierna regione franco-svizzera del Jurà (complesso montuoso tra Francia e Svizzera, dunque non così distante) raggiunse a piedi queste alture, e si mescolò alla preesistente (da millenni) popolazione dei Liguri rubianini (giunsero a piedi e su carri e cavalli, lungo le mulattiere dell'epoca sperdute al confine – la Via delle Gallie che abbiamo trovata in Valle di Susa rimane invece più a sud, e veniva poi utilizzata per collegare Taurinum, e la nuova Ocelum, creata ad hoc a ridosso della Valle da queste genti juraniane, per collegare la Val di susa con la Francia – dove poi passò Cesare…).

Che il complesso montuoso del Giura in Francia fosse popolato da genti galliche, ce lo conferma indirettamente anche questo passo, preso al volo da Wikipedia (si sta parlando della più importante battaglia Gallico-Romana, quella di Alesia, in cui il capo delle coalizioni galliche, Vercingetorige, depone delicatamente le armi ai piedi di Cesare):

 

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Per molti anni, l'esatta localizzazione della battaglia è rimasta sconosciuta. Le principali ipotesi identificavano Alesia con due città: Alesia nella Franca Contea ed aAlise-Sainte-Reine nella Costa d'oro, dove l'imperatore Napoleone III di Francia, in seguito agli scavi archeologici effettuati tra il 1861 ed il 1865 dal colonnello Stoffel, fece costruire una statua dedicata all'eroe gallico Vercingetorige.[41] Anche se una delle ultime teorie ipotizza una collocazione della battaglia di Alesia a Chaux-des-Crotenay, ai piedi delle montagne del Giura, la localizzazione più probabile rimane, per la maggior parte degli studiosi moderni, quella di Alise-Sainte-Reine, presso il monte Auxonis (418 metri),[42] confermata anche dai recenti scavi archeologici, effettuati da Michel Reddé tra il 1991 ed il 1995, con tanto di documentazione fotografica aerea.[43]

 

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Ma torniamo alle teorie di Rubiana Jones.

Riassumendo: nel I secolo a.C. un gruppo di galli dalle montagne del Giurà scende a sud e si mescola alla preesistente popolazione neolitica di Liguri rubianìn. Essendo questi ultimi ancora allo stadio neolitico, adottano gli "extraterrestri celti" come podestà e capi del nuovo villaggio nascente di Ocelum: a differenza dei neolitici muntagnìn, infatti, i nuovi arrivati sapevano lavorare – tanto per dirne una – i metalli, il ferro in particolare – e "guarda caso" tutta la montagna dietro il Giurà, l'Arpùn, fino a un secolo fa era utilizzata per estrazioni appunto di ferro: si tratta di una vera e propria miniera a cielo aperto di pirite: se ne possono trovare ancora oggi i pezzetti neri nelle rocce. Possiamo immaginare che in epoca celtica e poi romana queste zone venissero sfruttate a pieno regime, con decine di operai intenti a sminuzzare e frantumare le rocce per ricvavare il prezioso minerale da fondere (nella Borgata poco a sud, di rubiana, chiamata ancora oggi "I Fornelli", e trasportando i sacchi di materiale ferroso lungo l'attuale "Rio del Ferro").

 

(Nella prima foto, tratto di mura celtiche sul monte Arpone: dal Giuràn, verosimilmente, un'unica lunghissima fila di mura celtiche proteggeva il sentiero che portava a Ocelum, affacciato sulla Valle di Susa, passando per il monte Arpone e le sue miniere di ferro – e a detta del bisnonno di R.J., di platino! Nella seconda e terza foto, un bellissimo "dolmen" ai piedi del monte, e la vista strategica su Rubiana da esso).

 

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Ma torniamo al Giuràn.

Alcuni anni fa Rubiana Jones ma soprattutto il suo amico Piero, trovavano in cima schegge di lavorazione di pietre e quarzo del Neolitico, e frammenti di terracotta.

Gli archeologi stessi fecero successivamente le medesime scoperte (datando le terrecotte – della cultura detta "delle Bocche Quadrate" – al IV millennio a.C., quindi un rarissimo esempio di antichissimo Neolitico) ed effettuando uno scavo quadrato di circa tre metri per lato (trovando le fondamenta di abitazione dell'Età del Ferro).

Proprio qui sotto:

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(Ci sono purtroppo ancora, sotto pochi cm di terra, i teli di plastica a proteggere il ritrovamento, e a deturpare l'antica area, l'atavica energia incontaminata del luogo – Rubiana Jones su questo è un po' rigido: essendo le sue origini galliche proprio riconducibili a questo luogo, quando ha visto il telone di plastica e lo scavo gli si son drizzati i fulvi capelli sul capo, e avrebbe preso l'archeologo e il suo team e… Vabbè vabbè… Chiudiamo allora questa prima parte con immagini evocative della rabbia del "celtic proud" ferito…

 

 

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Anzi no:

chiudiamo con bellissime immagini della sommità del monte antico, dove tutto incominciò…

 

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[to be continued...]
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